INTERROGAZIONE n. 195 del 03/01/2024
Chiusura POR Calabria FESR FSE 2014-2020

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
il POR Programma Operativo Regionale Calabria FESR FSE 2014-2020 termina il 31 dicembre 2023. La dotazione complessivamente assegnata, come da ultimo piano finanziario riprogrammato a seguito dell’iniziativa SAFE, approvato dai competenti servizi della Commissione europea con la decisione finale C(2023) 7321 del 23 ottobre 2023, è pari a 2.223.159.324 €, con una dotazione per gli Assi FESR di 1.839.390.414 € e per gli Assi FSE di 383.768.909 €. Si registra, con questa riprogrammazione finale del Programma, una rimodulazione di segno negativo per 37,37 milioni di euro rispetto alla precedente dotazione finanziaria di € 2.260.531.679 (comprendente 1.860,7 mln di euro in favore dei dieci Assi cofinanziati dal FESR e 339,8 mln di euro in favore dei quattro Assi cofinanziati dal FSE);
il Decimo Comitato di sorveglianza sullo stato di attuazione del Por Calabria tenuto il 6 luglio 2023, ha fissato la percentuale di completamento ad un complessivo 61,9% della spesa certificata con 1.400.806.086 € spesi rispetto ai 2 miliardi e 260 milioni di euro precedentemente previsti. Il Comitato di sorveglianza ha certificato che nel resto dei mesi mancanti fino al 31 dicembre 2023, per evitare il disimpegno automatico delle risorse, sarebbe stato necessario spendere 397 milioni di euro, al netto del programma Safe sui ristori energetici già contabilizzati e previsti. Considerato che: al 30 settembre 2023 secondo i dati del portale della Commissione Europea Cohesion Data, la Regione Calabria risulta attestarsi ad una percentuale di completamento pari a 71% con 1.596.986.092 € spesi, un dato ampiamente inferiore ad altre regioni italiane come la Puglia che raggiunge il 106% di spesa. Secondo Bruxelles, a tre mesi dalla chiusura del programma, in Calabria rimangono da spendere 626 milioni di euro;
nella risposta del 19 ottobre 2023 della Commissione UE alla interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta P-002895/2023 formulata dalla europarlamentare Laura Ferrara si riporta che alla data del 2 ottobre 2023, l'importo della spesa certificata del programma operativo regionale POR Calabria 2014-2020, in base alle informazioni fatte pervenite dall'autorità di gestione, ammontava a 1.619,5 milioni di euro. Ciò equivale al 72,8% delle risorse disponibili a valere sul Programma Operativo Regionale. La Commissione sottolinea che non è possibile escludere che le risorse inutilizzate possano essere disimpegnate in sede di chiusura della programmazione;
secondo i dati del Monitoraggio delle Politiche di Coesione, effettuato dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, al 31 ottobre 2023 l’impegno di spesa del POR Calabria 2014-2020 risulta essere del 80,76% pari a 1.795,34 milioni di euro. Questo dato risulta essere il peggiore tra le regioni della stessa categoria “meno sviluppate”, ben al di sotto degli impegni di spesa della Puglia, che con uno stato di attuazione del 151,35% occupa il primo posto, della Sicilia con 101,26%, della Campania con 97,42% e della Basilicata con 97,87%. Il dato della Calabria risulta essere il più basso anche considerando le altre regioni del Sud della categoria “in transizione”: Abruzzo (83,77%), Molise (101,47%) e Sardegna (95,47%). Tenuto conto che: nel Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2022, pubblicato dalla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Calabria, nell’udienza del 14 novembre 2023, si sottolineano i ritardi nella fase di attuazione del POR Calabria 2014-2020, segnalando le criticità in ordine agli interventi ricadenti negli Assi afferenti il FESR, maggiormente per quanto concerne i progetti di investimento, che non permettono il completamento di taluni interventi entro il 31 dicembre 2023 o ne compromettono le possibilità di realizzazione. Nell’Asse 4 (efficienza energetica), ad esempio, a valere sull’azione 4.1.3 (adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica), è stato registrato un significativo ritardo in fase di avvio lavori, per cui 120 interventi, con un costo ammesso di 24 milioni di euro (il 50% del complessivo costo ammesso), molto probabilmente non possono essere stati completati entro la data di eleggibilità del programma. Ancora nell’Asse 4, azioni 4.1.1 e 4.1.2 (realizzazione efficientamento energetico negli edifici), poiché la durata dei lavori è stata prevista entro i 18 mesi dalla stipula delle convenzioni (sottoscritte maggiormente con i comuni rientranti nelle strategie aree interne), la maggior parte delle operazioni sono a rischio chiusura entro il 31 dicembre 2023, in virtù dei ritardi registrati (il costo complessivo ammesso è pari a 21,7 milioni di euro). Nell’asse 5 (prevenzione dei rischi), per gli specifici interventi in tema di difesa del suolo ed erosione costiera, a valere sull’azione 5.1.1 (programma difesa suolo), per 21 operazioni delle 25 ammesse (costo complessivo ammesso di € 76 milioni.), si registrano ritardi di carattere attuativo (secondo i cronoprogrammi trasmessi dal settore competente), per cui l’ultimazione dei lavori è prevista ben al di là del 31.12.2023. Il costo ammesso delle 21 operazioni che non saranno ultimate entro la data prevista è di € 73.000.000,00. In tema di protezione civile, sempre nell’asse 5, a valere su azione 5.1.4 (centro funzionale multirischi 2.0), al ritardo registrato in fase di attuazione del relativo progetto, di rafforzamento del centro funzionale, conseguirà che lo stesso non può essere stato completato entro dicembre 2023 (costo ammesso 11 milioni di euro;
spese certificate € 3,3 milioni). Nell’Asse 6 (tutela e valorizzazione patrimonio ambientale e culturale), a valere su azione 6.1.2, in tema di rifiuti, sono state registrate criticità per il piano di azione “interventi per il miglioramento del servizio di raccolta differenziata”. Per l’Avviso pubblico rivolto ai Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, sono stati registrati ritardi generalizzati di carattere attuativo in virtù dei quali per 21 operazioni (costo ammesso 21 milioni di euro) è alto il rischio di mancato completamento entro la data di eleggibilità del Programma. Inoltre, 7 operazioni (costo complessivo 5 milioni di euro) non saranno completate entro il 31.12.2023. Anche per l’Avviso pubblico rivolto ai Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 ab. (152 operazioni complessive ammesse a finanziamento) i ritardi di attuazione potrebbero far slittare i tempi di conclusione al di là della data prevista. In tema di beni culturali e Turismo, Asse 6, azioni 6.7.1 e 6.7.2, i ritardi generalizzati, di carattere procedurale, sulle 32 operazioni ammesse (il cui valore è di € 22,9 milioni. di euro) potrebbero averne pregiudicato la regolare conclusione entro dicembre 2023: i beneficiari, titolari delle operazioni, non hanno finalizzato la progettazione esecutiva e/o espletato le procedure di gara propedeutiche all'aggiudicazione e alla successiva consegna dei lavori. Per 7 operazioni, considerata la natura e il corrispondente importo, superiore ad 1 milione di euro, è quasi certo che non si possa essere arrivati al completamento entro dicembre 2023. Analoghe problematiche le si rinvengono con riguardo all’Asse 7, all’Asse 9 (inclusione sociale) ed all’Asse 11 (istruzione e formazione). Preso atto che: in data 27 settembre 2023 è stata presentata, a firma dell’interrogante, l’interrogazione a risposta scritta n. 173 “Rischio disimpegno automatico delle risorse UE non utilizzate della Programmazione 2014-2020”. Nella risposta del 31 ottobre 2023 il Dipartimento Programmazione Unitaria ha reso noto che, in riferimento alla spese certificate al 31 agosto 2023, la spesa totale da realizzare per il raggiungimento del target comunitario al 31 dicembre 2023, con il contributo delle spese attese sugli assi SAFE, è di 333.480.962 euro;
i risultati del programma Safe sui ristori energetici sono stati pubblicati il 23 novembre 2023. Le graduatorie riportano agevolazioni per circa 45 milioni di euro a 2.131 imprese calabresi. A settembre 2023 però, il programma è stato lanciato annunciando risorse del POR 2014-2020 per complessivi 60 milioni;
i dati riportati non scongiurano l’eventualità di incorrere nel disimpegno automatico delle risorse eventualmente non utilizzate entro il 31 dicembre 2023. I dati dei diversi portali e delle Commissioni, al contrario, considerando che a causa dei tempi tecnici delle procedure di rendicontazione e controllo vi è quasi sempre uno scarto tra spese certificate e spese effettivamente sostenute, sommati alle criticità segnalate dalla Corte dei Conti, confermano la gravità della situazione e mettono a rischio concreto la perdita di risorse importanti per la Calabria. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
qual è il dato reale di spesa del POR Programma Operativo Regionale Calabria FESR FSE 2014-2020 al 31 dicembre 2023, a conclusione del programma, con l’indicazione della esatta percentuale di completamento e, nel caso, della quantità di risorse che incorrerà nel disimpegno automatico.

Allegato:

03/01/2024
D. TAVERNISE